"Una passione sfrenata per l'arte è un cancro che divora ogni altra cosa"
C.B.

Pur la stessa tenebra,
lunga miseria solitaria
si lamenta, poetessa
della menzogna, ladra
superba in tutta la sua possa.


E io con le forme impure
modello la sorte beffarda del Caos
nel ventre malsano dell'occulto,
spuntando canti che il tempo corrompe,
trasformando ogni secondo in sussulto.


Vorrei gridar le odi, ma
stramazzo il fiato sul dorso
dell'eterna orfana solitudine
e chiedo tregua nella battaglia
che ha corroso la mia spada di ruggine.


Tre colori nel sonno ha il profumo:
rossi occhi di velluto,
blu nel limbo polare e
nero dell'orizzonte incerto,
patria perduta del mio cuore. 


Un demone oggi m'assale:
somiglia all'ispirazione,
si nutre al seno del dolore.
Non è un sorprendente segreto
che i sogni non abbian più odore.


Aspetto la salvezza alla deriva, dove
albatros schizzano rapidi
schernendo nello specchio
il loro sventurato fratello,
senza voce nè più occhi.


Vattene dunque, diavolo cieco,
nel mio muto orrore
rivedo l'oblio della fossa
che mi par ora vita,
sdraiato qui morto con le mie ossa.