venerdì 21 febbraio 2014

La gravità nulla sa dire



La gravità nulla sa dire
delle orme sparse, tracce
profonde tra le ferite
di chi camminando vive;
nulla dei discorsi abbandonati,
schiacciati verso il cuore
dal vento ingeneroso.

Forse nemmeno una parola
riguardo queste sconfitte:
vecchi sogni risaliti
dalla torbida speranza;
chiedile degli amori distrutti,
ascoltando flebile risposte 
del Mondo, ma non sue. 

Eppure, ancorandoci al reale
sussurra ipotesi astratte. Risale
la china delle domande
e gretta ci assale, astrale
sentenza che ci rende umani,
lontane essenze del domani. 

Mattia Lo Presti
giovedì 6 febbraio 2014

Una luce

Anche nell'oscurità
c'è luce.


Guarda gli occhi lucidi,
gli orchi degli incubi- forti
sospiri sommersi dalla notte-
quando scocca dal pendolo
rinsecchito, l'attimo inesatto
del tuo silenzio.

Conche disperse, gli incavi
settici del corpo, farfugliati
come prece- balbettanti
sussulti che sorreggi
nell'altalena del pianto,
sospinta dalla mia spalla.

Sempre affronta il nero
del tuo sogno cetra in mano,
e danza vestita di lino
nel ventaglio di ombre
insignificanti: saremo
provvisori come due torri
pericolanti, forti nel vento
soltanto se non distanti.


Mattia Lo Presti

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