sabato 15 dicembre 2012

Qualcosa che assomiglia ad una poesia, ma non lo è


David Wojnarowicz," Buffalo Falling". La natura rifugge il vuoto, la finzione.


Un
appunto:



Dirò dell'accento che ti pervade, suspiria 
  come profonde lagune, e dello specchio- che dispiace- 
 non dà foce del tuo calore; solo freddo e opaco,
  non, la tua voce velare:
   esso spàtola ( come verbo) la tua chioma calda fin quando ci dittonga:
    dispiace, l'ho detto.



Rinnòva quel gesto contratto
sulle note di un respiro liquido
frastagliato dagli scogli del brivido
che scorrono flebili al tatto.

TI rivedo in quello: il collo
teso, sottomesso al massaggio-
una rosa fresca d'ampolla
sopra tersa schiena; è un viaggio
per le membra, oh sapori!, fine finimondo.
Fine.

Poi riscorre.
Nelle vene: è lì che fugge,
è spettro sordo che morde
il tuo ricordo fino in fondo.

E non c'è più rima per il mio sangue.


mercoledì 5 dicembre 2012

Quête, per chi non cerca più nulla


Sei dondolìo languido, resti.
Un sussurro si fa sopra i campi
lievi oltre il vetro, sporco, del treno
e mai amai più quel verde
riflesso negli occhi e già sparito.

E non si sente nemmeno il vento,
i capelli arruffati, te ne curi, certo;
e volano, qui, al caldo strano
della stanza: si sente sulle gote
il rossore del tempo acre.

Forse che più guardo, più non so
se il mondo di vento vibra,
o è la terra, piena d'ira,
che nel cuore- grembo- libra.









Translate All

Numero dei malcapitati

"Ci incontreremò là dove non c'è tenebra"® Production. 2012. Powered by Blogger.

Tutte le mie robacce

Badge di PoesieRacconti

ISCRIVITI ORA! (YAHOO)

ISCRIVITI ORA!

Add to Google Reader or Homepage