Ricordo odor di fragole rosse
imperfette, come turbate
da maturazioni attente ma
volgari, dono d'amori pieni di semi,
senza vergogna ancora acerbi
che dan frutti.
Saran le spine che non perdonano
a lasciar traccia d'un odio che rugge
l'inverno e la morte,
così lontana se di sbieco
s'osserva, ma distante da chi?

Son fragole acerbe, dimenticate
tra gli sparuti ciuffi di vimini,
accanto a pesche splendenti
quasi d'un mondo migliore.