Giorgio Lotti, 1975, "Eugenio Montale"


Pareva facile giuoco
mutare in nulla lo spazio
che m' era aperto, in un tedio
malcerto il certo tuo fuoco.

Ora a quel vuoto ho congiunto
ogni mio tardo motivo,
sull'arduo nulla si spunta
l'ansia di attenderti vivo.

La mia vita che dà barlumi
è quella che sola tu scorgi.
A lei ti sporgi da questa
finestra che non s'illumina.

(1928- 1939)