a M.

Tanto forte picchia la pioggia
che quasi più non la sento,
la respiro. Fradicia di parole
la tua voce m'ubriaca ancora,
cuoce la terra del mio cuore
con un calore d'altrove, nascosto.

Mi rimorde il nostro amore:
in altri giorni restava segreto,
rintanato in grotte d'ovatta.
Sorprende- oggi, piove ancora-
la tremula malinconia dell'immagine
pallida ma forte della sua ombra.

Credimi: piove, ma fa un'afa
che ristagna in stormi gocce
e grossi solchi di mancanze:
il tuo sorriso lascia uno squarcio
là dove prima eran le labbra
rosse, assorte sul volto.