La gravità nulla sa dire
delle orme sparse, tracce
profonde tra le ferite
di chi camminando vive;
nulla dei discorsi abbandonati,
schiacciati verso il cuore
dal vento ingeneroso.

Forse nemmeno una parola
riguardo queste sconfitte:
vecchi sogni risaliti
dalla torbida speranza;
chiedile degli amori distrutti,
ascoltando flebile risposte 
del Mondo, ma non sue. 

Eppure, ancorandoci al reale
sussurra ipotesi astratte. Risale
la china delle domande
e gretta ci assale, astrale
sentenza che ci rende umani,
lontane essenze del domani. 

Mattia Lo Presti