Lacrime e parole
che il mio cuore
non sa dire.


Non capisco perché non resti con me
sotto alla luna e al respiro ormai cupo:
ho nostalgia del terso, mio scuoiato verso,
qui c'è solo lo stesso vecchio ricordo
che esplode da dentro e ristagna:

trabocca e schiaccia il tuo querulo cuore
quest'immota ghiaccia che non muore mai,
la smaltata faccia della notte alta
dentro al segreto greto d'un dirupo e
parla al sentimento sgualcito e torvo;

ed è bacio di donna, sangue di stella,
non c'è luna, ma sabbia che stanca
e sento questi venti assenti anni
diventar tempesta, poi labbra
muover fiato, immenso- fiorito- canto.